Il Regno di Nettuno: il mare e i suoi tesori

phoca thumb l diving-ischia-1Il mare come risorsa da tutelare, patrimonio indisturbato di specie animali e vegetali, di cui l'Uomo può ammirarne le meraviglie, senza però intaccarne i delicati equilibri. Sogno raggiunto nel Golfo di Napoli, nel Regno di Nettuno, la cui istituzione è contraddistinta da un lungo iter legislativo, durato circa un decennio, e tuttora in fase di ultimazione: dall'emanazione della legge n. 394/1991 (la legge quadro sulle Aree Protette), allo studio di fattibilità della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, fino al regolamento del 5 giugno 2008, che rende effettivo il Decreto Ministeriale del 27 dicembre 2007.

Un luogo quasi incontaminato, date le aree a riserva integrale, in cui è proibito entrare, o dedite esclusivamente all'immersione subacquea sportiva, cui si affiancano quelle dove sono strettamente regolamentate la pesca, la nautica e le attività acquatiche.

Tre isole, Vivara, Procida ed Ischia, caratterizzate da tratti peculiari ma accomunate dalla stessa origine vulcanica. Eccola lì, la meno estesa di tutte, dalla tipica forma a mezzaluna, a ricordare il dorso di un delfino, attualmente disabitata ma riserva naturale statale nonché sito di importanza comunitaria e zona di protezione speciale, descritta da De Lorenzo nel 1905. "Quel che rimane senza tenebre e senza misteri, fuori dalle dubbiezze e della incertezza eterna dell'analisi scientifica, limpida e chiara alla luce del giorno, è la pura visione estetica del cratere di Vivara, che sorgendo dal pelago sonante con le forme dolcissime e armoniose delle sue rupi tinte di caldi colori, ha espresso dal suo seno un verde ammanto di erbe e di piante, su cui ride perpetua primavera.". Tra le “erbe” non si può non citare la famosa Posidania oceanica, pianta marina che cresce sui fondali sabbiosi, nonché il simpatico granchio esotico, il Percnon gibbesi, avvistato pochi anni fa. Ospita inoltre una stazione scientifica per il rilevamento della fauna volatile migratoria ed è anche sede di un Centro Educativo Naturalistico con annesso piccolo museo archeologico-naturalistico. Collegata all'isola di Vivara da una falesia e da un ponte sottile, ecco distendersi Procida, amata da Elsa Morante, alla quale viene dedicato ogni anno un premio. Ne “L'isola di Arturo” ella esprime il suo anelare alla vista di tali paesaggi: “Ah, io non chiederei di essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei di essere uno scorfano, ch'è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell'acqua.”. Selvatica nella vegetazione, più naturale anche nelle costruzioni: caratteristici colori pastello, per meglio avvistarle da lontano – come narra una leggenda - il porticciolo e le imbarcazioni dei pescatori, i limoneti.

Infine, Ischia, l'isola più estesa, dove si confondono mare e terra: la viticoltura con la pesca, che donano sapori, profumi e colori ai piatti tipici ischitani, ma anche i giardini coi parchi termali. Prevale però l'elemento marino, con la sua cultura, i valori da esso apportati, come l’educazione alla sostenibilità ambientale o le varie attività ludico-sportive. Per chi pratica l'immersione subacquea è possibile ammirare dei fondali accessibili a subacquei di ogni livello d'addestramento. Cernie brune, Saraghi fasciati e pizzuti, Scorfani intanati, Murene e persino qualche fugace apparizione della maestosa Ricciola, pesce di alto fondale, che qualche volta non disdegna una visita a quelli meno profondi. Particolarmente affascinante poi è l'immersione sulla Secca delle Formiche, situata fra Ischia e Vivara in piena zona A della Riserva Marina e pertanto dichiarata Riserva Integrale, santuario intoccabile ed accessibile soltanto agli operatori turistici locali, autorizzati secondo le modalità fissate dall'Ente Gestore della Riserva. In 18 metri di fondale si possono ammirare maestose formazioni rocciose ed un piccolo reticolo di grotte spaziose ed affascinanti con grandi camere dal soffitto aperto, che lascia filtrare la luce della superficie creando, complice un'acqua dall'eccezionale trasparenza, uno spettacolo di luci ed ombre pittorico e fascinoso. Fra anfratti in penombra ed angoli nascosti è possibile lasciarsi incantare da Polpi ed Aragoste intanate, pacifiche Musdee che passeggiano indolenti a ridosso dal fondale e nuvole di piccoli Parapandali che rivestono completamente le pareti di alcune camere.

Altra particolarità degna di nota è il canyon di Cuma, un’enorme vallata sottomarina che, partendo dalle isole prospicenti il Golfo di Napoli raggiunge la profondità massima di circa 800 metri in prossimità dell'isola di Ventotene. Questo particolarissimo ambiente è stato eletto da ben cinque differenti specie di cetacei, fra i quali la specie a rischio d'estinzione della Balenottera comune, come sito di riproduzione, tanto che in questi anni è stato oggetto di particolare interesse da parte di vari enti di ricerca, fra cui la Stazione Zoologica Anton Dohrn, il CNR GeoMare e l'Oceanomare Delphis ONLUS.

Un mare da esplorare, con i suoi tesori raggiungibili, da grandi e piccini, per non smettere mai di sognare anche ad occhi aperti, guardano fin dove la Natura arrivi, quando l’Uomo le ceda il posto.

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Info su Ischia

  • Superficie: 46 Kmq
  • Altezza: 789 mt
  • Lat.: 40° 44',82 N
  • Long.: 13° 56',58 E
  • Periplo: 18 miglia
  • Coste: 51.2 Km
  • Comuni: 6
  • Abitanti: 58.029

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