Natura da vivere con un po’ di magia

copertina ischia4seasons autunno 2016Quando ragiono sulla Natura di Ischia, tra terra e mare, spontaneamente penso ai percorsi nei boschi, alle tracce lasciate in centinaia di anni dagli umani e dagli animali che, in successione e alternanza, tra giorno e notte, condividono i sottili percorsi che oggi chiamiamo «sentieri». Noi andiamo su camminamenti che cacciatori veri, contadini, allevatori e raccoglitori hanno già frequentato, e continuano a farlo, nel segno di una stupenda resistenza etica: mi pare di sentire l’eco dei loro passi, quando mi inerpico attraverso gli spazi sempreverdi del cuore insulare, nell’attesa di intravedere una specie botanica rarissima, ascoltare il frullo d’ali di una poiana, il fruscio umbratile di un coniglio selvatico, lo struscio d’una biscia che sfiora le felci, tra lumache e porcini novelli.

Analogamente se, a bordo di un gozzo, seguo le rotte costiere, avverto le vibrazioni del mare in cui altri hanno pescato, e proseguono nei loro lanci di reti, traine e lenze, aspettando il miracolo di un banco guizzante e fruttuoso di prede argentate, o di un ravvicinato incontro con gli enormi abitanti intelligenti, i cetacei, che dalle nostre parti - da sempre - vengono a cibarsi e a riprodursi nel maestoso habitat termominerale che delinea le miglia che scorrono non lontane dalle falesie di tufo, dagli scogli emergenti.

Per cominciare a coinvolgervi in questo scenario, ho scelto innanzitutto di tornare a giocare con un aspetto insolito, il mondo magico e fantastico delle fate e degli elfi, prima di affidarmi al contributo firmato da Pino Macrì: è un eccellente, minuzioso, completo excursus sui funghi che certificano il contesto climatico e naturalistico. Poi, a Graziano Petrucci ho chiesto di reinterpretare, con un racconto breve e intenso, il fascino che si sprigiona grazie all’avvistamento di un capodoglio che è un bestione che ha segnato il nostro immaginario collettivo da tempi lontani. Sono due esempi, e si legano idealmente a un ricordo di Nicola Pascale, tratto da «Sotiro», il suo libro dedicato al papà, che ripropone la “naturalezza” dell’estate d’antan proprio adesso, quando la nostra lunghissima stagione calda comincia a mutarsi nel tepore autunnale. Qui si apre una finestrella sulla nostalgia benevola, la stessa che ha spinto Pietro Russo a mettere in cofanetto, tra testi e immagini, un super-volume che presentiamo in esclusiva: esprime un grandissimo amore per Ischia. Il nostro.

di Ciro Cenatiempo

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Info su Ischia

  • Superficie: 46 Kmq
  • Altezza: 789 mt
  • Lat.: 40° 44',82 N
  • Long.: 13° 56',58 E
  • Periplo: 18 miglia
  • Coste: 51.2 Km
  • Comuni: 6
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