E una fanciulla giunse dal mare
Torna maggio e ancora una volta l'atteso appuntamento con i solenni festeggiamenti in onore di Santa Restituta scandisce a Lacco Ameno l'inizio della bella stagione. E' proprio questo il momento in cui la fede della comunità lacchese ed ischitana esploderà in una giostra di colori, suoni e profumi, ma soprattutto in un fervore religioso che porterà migliaia di turisti e residenti a far visita alla Santa Patrona della Diocesi d'Ischia.
La signora del giardino tra le rocce
DI ISABELLA MARINO
È solo una cava di pietra», era stato il commento carico di stupore e delusione di Laurence Olivier, l’amico più caro. Davanti a quella gola brulla circondata da alte pareti di roccia vulcanica, gli era risultata del tutto incomprensibile la scelta di William e Susana di affondare proprio lì le radici che avevano deciso di mettere sull’isola.
E dire che avevano cercato a lungo il posto giusto, da quando erano sbarcati a Ischia per la prima volta, poco dopo il matrimonio a Buenos Aires che aveva fatto di loro i coniugi Walton. William era rimasto conquistato dall’Italia fin dal suo primo viaggio all’estero, che non aveva neppure vent’anni. E ci era tornato altre volte, visitando la Costiera e Capri, fino ad immaginare che quella luce e quei paesaggi avrebbero potuto essere i compagni ideali della sua vita da compositore, con l’esigenza di trovare sempre nuovi stimoli e motivi d’ispirazione.
Restituta, la scintilla dell'affetto
Ritorna il programma “Restituta, la scintilla dell'affetto”, previsto per i giorni dall'8 al 18 maggio, in occasione dei festeggiamenti in onore di Santa Restituta, patrona della diocesi dell’Isola d’Ischia e di Lacco Ameno.
La grande avventura dell'acqua di Napoli
DI ISABELLA MARINO
Potente, gagliardo, fulmineo. Alto quaranta metri. Trasparente contro il cielo azzurro di una giornata tersa d’autunno. Applausi scroscianti accolsero lo zampillo di acqua pura, in quella domenica 9 novembre 1958, mentre s’innalzava sul piazzale gremito di popolo ai piedi del Castello Aragonese. E il mare tutt’intorno era pieno di imbarcazioni pavesate a festa, che salutarono con le loro sirene quella novità che già si poteva definire storica. Dopo anni di attesa, l’acquedotto sottomarino era terminato e portava in dote a Ischia l’acqua che avrebbe messo fine alla sua sete. Se ne giovava già Procida da un paio d’anni e ora era la volta dell’isola più lontana dalla terraferma, punto di arrivo di un progetto che aveva cominciato a prendere forma all’inizio di quel decennio di grandi opere e di profondi cambiamenti.
La Mortella: l'isola circondata dal giardino
Dialogo con Alessandra Vinciguerra
Entrare nella Mortella è un’esperienza che rinnova la sensibilità dello spirito. A marzo i colori, mutati in una scala di cromature che passa attraverso un autunno ed un inverno di declino, espongono il ritrovato vigore che integra elementi come terra e acqua nelle forme più variegate di cui la natura dispone. I fusti degli alberi, le foglie, i fiori e i frutti rappresentano dei canali di vita protesi verso il cielo e le nascoste radici delle convinzioni che assecondano la gravità di un’armonia vittoriosa. L’incontro tra il visibile e il non visibile, tra cielo e terra, è qui celebrato per i nostri sensi.
I bagni che piacevano alle matrone romane
DI GRAZIANO PETRUCCI
Il sole caldo e timido abbraccia la terra, mentre la attraversa un vento leggero proveniente dal mare che fa capolino tra le colline lussureggianti e le gole verticali e profonde. Distante, oltre gli olmi, la montagna che sorveglia Sant’Angelo e la baia dei Maronti.