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CINQUANT'ANNI DALLA PARTE DELL'AMBIENTE
Alle origini della Federazione Nazionale Pro Natura.
L'alba dell'ambientalismo sorgeva cinquant'anni fa. A giugno del 1948, in Italia, veniva fondato il Movimento Italiano Protezione della Natura, mentre con il Congresso Internazionale di Fontainebleau ,a ottobre, vedeva la luce l'UICN.
I gruppi attenti alle componenti naturali del pianeta, operanti sino ad allora, erano indirizzati più allo studio scientifico e agli aspetti culturali che a un vero e proprio indirizzo politico verso un impegno a tutela dell'ecosistema.
Il 25 giugno 1948 Renzo Videsott, il fratello Paolo, i fratelli Bruno e Nino Betta, Fausto Stefenelli, Benedetto Bonapace, Raffaello Prati, Fausto Penati, Alberto Deffeyes, Mario Stevenin, Giulio Brocherel e Alberto Durandi fondarono la prima associazione ambientalista del nostro paese, il Movimento Italiano per la Protezione della Natura, che assunse poi il nome di Pro Natura Italica e che oggi è attiva come Federazione Nazionale Pro Natura con oltre 80 gruppi in tutta la penisola.
Un Comitato Direttivo Provvisorio, provvide a stilare un primo statuto la cui introduzione contiene concetti ancora attuali: «Il MIPN nutre la certezza che, se la sua opera troverà il consenso e l'appoggio che merita, si formerà anche in Italia una coscienza naturalistica su un piano pratico, popolare, attivo. Esso infatti, contrariamente alla facile e ristretta interpretazione sentimentale dei suoi scopi, intende esercitare un'azione pratica di vasta portata, per riattuare l'equilibrio fra uomo e natura, equilibrio rotto da una violazione continua ed oggi particolarmente pericolosa. Lo sfruttamento irrazionale del suolo, depauperandolo dei suoi fattori chimici, il disboscamento, la persecuzione di specie utili all'uomo, l'alterazione perfino dei cicli idrologici ecc fanno pesare su di noi e sulle generazioni future un terribile conto da pagare. Basti pensare che per la sola erosione del suolo, causata o aggravata dall'ignoranza dell'opera dell'uomo il pianeta perde 20.000 ettari di terra coltivata ogni 24 ore. La popolazione del globo si accresce invece di 35.000 creature al giorno !
Se spetta ormai ad organismi tecnici e di governo attuare le misure necessarie per far fronte al pericolo che sovrasta le generazioni future, spetta a noi convincere l'opinione pubblica a crearsi una nuova coscienza della natura. Noi dobbiamo intraprendere dunque una battaglia per educare a un riequilibrio e al rispetto delle condizioni vitali per l'uomo, non misconoscendo le sue necessità economiche ma armonizzandole e coordinandole ai bisogni futuri, per non lasciar creare, con l'egoismo utilitaristico immediato, irrimediabili conseguenze.
Nello stesso tempo otterremo che, mediante una più viva conoscenza, un diretto contatto, un rinnovato amore della natura, l'uomo attinga una spiritualità più elevata, nuovi valori morali, educativi, estetici. Si attende a questo fine il concorso delle scienze naturali, di quelle filosofiche e sociali, dei movimenti artistici, della scuola, del turismo, dello sport venatorio, dell'alpinismo».
Non più solo una visone naturalistica e naturofila dell'ambiente, ma la richiesta di una politica che tenesse in debito conto il valore delle risorse naturali del pianeta, contro gli sprechi e il rapido consumo e contro la loro compromissione da parte degli inquinamenti prodotti dall'attività umana.
Erano le stesse motivazioni che pochi mesi dopo avrebbero portato alla fondazione, a Fontainebleau, dell'Unione Internazionale per la Protezione della Natura (denominazione mutata, dal 1956, in Unione Internazionale per la Conservazione della Natura). Anche in quella occasione, a rappresentare l'Italia alla conferenza internazionale Renzo Videsott come esponente del Parco Nazionale Gran Paradiso e dell'Associazione Nazionale per i Paesaggi ed i Monumenti Pittoreschi d'Italia, mentre il MIPN fu rappresentato dal fratello Paolo e dalla signora Antonia Pruner, e lo stato italiano dall'alto funzionario Michele De Tomasso.
L'atto costitutivo della più importante organizzazione internazionale di tutela dell'ambiente reca le firme dei delegati di 18 governi, di 7 organizzazioni internazionali e 107 associazioni nazionali impegnate nella protezione della natura.
Era il 5 ottobre 1948 e il MIPN venne ufficialmente riconosciuto quale membro fondatore dell'UIPN. Renzo Videsott fu chiamato a far parte del Comitato esecutivo.
Il 1948 segnò dunque un momento di straordinaria importanza per un movimento ambientalista che ha contribuito a far sì che piano piano si affermasse e si rafforzasse una coscienza internazionale delle responsabilità dell'uomo nei confronti del pianeta.

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