Gli eventi del Torrione: Omaggio a Luchino Visconti
In Programma: Gio 12 Settembre 2019 alle Ore 19:45 Fino alle ore Gio 12 Settembre 2019 alle Ore 22:00
- Luogo Museo civico del Torrione
- Postato da Associazione RADICI
- 328 319 1255
- http://www.iltorrioneforio.it/…/6-gli-occhi-del-lupo-e-lal…/
- Categorie: Dibattiti ed incontri culturali
- Tags: torrione, mostra, luchino visconti, Torrione di forio, associazione radici, museo civico del torrione
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Luchino, regista cinematografico, teatrale e sceneggiature, è considerato uno dei più importanti artisti e uomini di cultura del XX secolo. È, ritenuto infatti, uno dei fondatori del neorealismo italiano, ha diretto numerosi film a carattere storico, curando con certosina efficacia le ambientazioni e le ricostruzioni sceniche dei suoi numerosi lavori. Tra le sue opere ricordiamo: il suo primo film: Ossessione, ispirato al romanzo “Il postino suona sempre due volte” di James Cain. Con Clara Calamai, Massimo Girotti, Juan de Landa. Nel 1948 realizza un film polemico e crudo, che denuncia apertamente le condizioni sociali delle classi più povere, La terra trema, adattamento dal romanzo I Malavoglia di Giovanni Verga. Nel 1954 realizza il suo primo film a colori, Senso, ispirato a un racconto di Camillo Boito, con Alida Valli e Farley Granger. e successivamente, nel 1957 Le notti bianche, ispirato al romanzo di Dostoevskij, interpretato da Marcello Mastroianni, Maria Schell e Jean Marais. Rocco e i suoi fratelli, del 1960, è la storia di una famiglia di meridionali che dalla Basilicata si trasferisce per lavoro a Milano. L’anno seguente, insieme con Vittorio De Sica, Federico Fellini e Mario Monicelli realizza il film a episodi Boccaccio ’70. Nel 1962 Visconti mette d’accordo critica e pubblico realizzando quello che è considerato il suo capolavoro: Il Gattopardo, tratto dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, vincitore della Palma d’oro. Interpretato da Burt Lancaster e Claudia Cardinale, è ambientato nel periodo dello sbarco dei garibaldini in Sicilia. Nel 1965 dirige Vaghe stelle dell’Orsa, ispirata nel titolo a Leopardi. Del 1967 è Lo straniero, ispirato al libro di Albert Camus, con Marcello Mastroianni e la partecipazione di Angela Luce. Alla fine degli anni Sessanta Visconti, realizza La caduta degli Dei (1969), con Dirk Bogarde, Helmut Berger e Ingrid Thulin come protagonisti. Il film costituisce il primo tassello di quella che sarà poi definita la ‘trilogia tedesca’. Gli altri due film saranno Morte a Venezia del (1971) e Ludwig del 1972. Nonostante le condizioni di salute, ritorna a lavorare curando nel 1973 un celebre allestimento della Manon Lescaut per il Festival dei Due Mondi di Spoleto diretto da Romolo Valli e, nonostante le grandi difficoltà, riesce a girare due ultimi film, Gruppo di famiglia in un interno (1974) e L’innocente (1976), tratto dal romanzo omonimo di Gabriele d’Annunzio, interpretato da Giancarlo Giannini e Laura Antonelli. Luchino Visconti muore nella primavera del 1976, colto da una forma grave di trombosi poco dopo aver visto insieme con i suoi più stretti collaboratori il primo montaggio del film a cui stava ancora lavorando. L’innocente che verrà presentato al pubblico in quella veste, a parte alcune modifiche apportate dalla co-sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico sulla base di indicazioni del regista durante una discussione di lavoro.