Torre di Baiola
Torre di Baiola
La torre Baiola, come tutte le altre, ha muratura in pietrame di tufo; gli spigoli sono rafforzati da blocchi sagomati. La torre si articola in piano terra, ammezzato, primo e secondo piano: all'ammezzato si accede da una scala interna, al primo piano da una ripida scala aperta, modellata nell'impianto planimetrico di una costruzione adiacente, al secondo da un ulteriore scaletta esterna. La torre, a pianta quadrata, ha il parametro interno verticale, e l'esterno a scarpa fino al primo toro di separazione; il secondo toro è spezzato in corrispondenza dell'apertura del balcone del secondo livello. La muratura è in pietrame di tufo, rafforzato agli spigoli da blocchi sagomati. Le feritoie, localizzate nella parte alta, sono distribuite a coppia nei lati del quadrato. L'unica copertura originaria della torre di Baiola detta anche Sferratore, dal nome del proprietario, è quella del piano ammezzato, con volta a padiglione; la copertura del primo e del secondo piano , per il crollo delle volte, unitamente alla parte terminale della torre, durante il terremoto del 1883, sono state sostituite da solai in legno con le conseguenti trasformazioni, come si rileva anche dalla disposizione delle aperture sul prospetto di via Baiola dei livelli interni, suddivisi diversamente.
Notizie storico-critiche
La costruzione, che prende il nome dalla località in cui sorge, è detta anche Sferratore dal nome del suo proprietario. Presente nelle piante dell'isola d'Ischia dell'Ortelio (1590) e del Magini (1620), tra le torri quadrate, è probabilmente una delle più antiche. Fu costruita come torre di avvistamento e di riparo per i contadini della zona, in posizione decentrata ma strategica, in modo da dominare con la sua altezza la vista sul mare lungo la strada che collegava Forio a Casamicciola. Sia la struttura che il contesto urbanistico hanno subito notevoli trasformazioni nel corso dei secoli. A seguito del crollo delle volte causato dal terremoto del 1883, le coperture del primo e del secondo piano e la parte terminale della torre sono state sostituite da solai in legno; l'unica copertura originaria rimasta è quella del piano ammezzato, con volta a padiglione. Facilmente individuabile per la sua maggiore altezza e per la posizione decentrata lungo il collegamento tra Forio e Casamicciola (attuale via Borbonica) la torre di Baiola si è ritrovata, per l'espandersi tra il XVII e il XVIII secolo dell'agglomerato di Monterone, inglobata in un nucleo abitato, facendo smarrire, così, le sue originarie funzioni di torre di avvistamento e di rifugio dei contadini della zona. Allo stato attuale la torre è parte di un ambiente di intenso degrado per diversi fattori quali la presenza di ruderi superstiti del terremoto del 1883, la monotona simmetria del rione di baracche e, non ultimo, l'intensa speculazione edilizia sviluppatasi negli ultimi anni, risultando quasi mimetizzata e soffocata tra le case costruite proprio a ridosso della torre, anch'essa adibita ad abitazione privata.
Info
Luogo: strada comunale Baiola.
Comune: 80075 - Forio
Catasto: f 14 n. 546.
Cronologia: seconda metà del XVI sec.
Destinazione originaria: torre di avvistamento e di riparo.
Destinazione attuale: abitazione.
Proprietà: privata.
Leggi di tutela: 1497 del 1939.
Pianta: quadrata.
Copertura: piana a terrazzo.
Volte o solai: volta a padiglione e solai in legno.
Scale: scala aperta a rampante unico.
Tecniche murarie: muratura in pietrame di tufo.
Pavimenti: battuto di lapillo.
Decorazioni esterne: tori in pietra lavica.
Stato di conservazione: mediocre
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