Il Sentiero dell'Allume
Lacco Ameno - Casamicciola T.
Descrizione del percorso
In quest’itinerario abbiamo percorso l’antica via Crateca, denominata dai contadini del luogo via “dei Carri”. Dal punto di partenza, attraverso un sentiero (oggi per la maggior parte strada carrabile!) bordato di rose canine, valeriane, ginestre, mirti, eriche e lentischi, si arriva fino al campo fumarolico di Monte Cito (220 m). Da qui lo sguardo può correre libero da Casamicciola fino al promontorio di Zaro, passando per Lacco Ameno ed arrivando fino alla terraferma, raccogliendo in un unico abbraccio la bellezza del golfo partenopeo. A Monte Cito vale la pena soffermarsi un attimo, non solo per godere dello splendido panorama, ma anche per osservare con attenzione il suolo: esso assume, infatti, colorazioni particolari che vanno dal bianco, al porpora, al giallo intenso. Continiuiamo il percorso tra il blu del mare che ci accompagna sulla sinistra e le pennellate verdi-dorate dei fitti boschi sulla destra che si ergono ripidamente sulle pareti scoscese del monte. Il complesso assetto del territorio isolano qui ha comportato la realizzazione di una capillare rete di collegamenti (sentieri, mulattiere, ripide gradinate), spesso scavati negli strati rocciosi, mentre i terreni coltivati, scanditi dai terrazzamenti, venivano sostenuti da una tipica muratura a secco di contenimento: le “parracine”. Sono certamente un gioiello d'abilità tecnica, conoscenza del territorio ed utilizzo dei materiali a disposizione. Costruite con il tufo verde, senza l'utilizzo di calce in modo da permettere lo scorrimento delle acque pluviali, impediscono così l'allagamento dei terreni. Proseguiamo sul sentiero, quindi, percorrendo una di queste mulattiere “la via dei carri”, che in epoca storica era usata per trasportare l’alunite dalla zona di estrazione a quella di lavorazione e poi al porto di Casamicciola. Il sentiero è ovviamente delimitato dalle tipiche murature a secco (“le parracine” appunto), ottenute con le rocce di tufo verde del Pizzone. E’ da sottolineare la presenza di una di esse in particolare che, vecchia centinaia di anni, grazie ad una continua e costante manutenzione, conserva il suo antico fascino e la sua antica funzione. Un’altra sosta la facciamo in una in un’antica cantina scavata in un blocco di tufo, che ci ricorda le antiche tradizioni isolane e l’uso sapiente che le persone facevano delle risorse della propria terra. Il sentiero si snoda quindi attraverso un bosco di castagni proseguendo verso valle e raccordandosi col sentiero di collegamento che porta alla zona di lavorazione. Questa deviazione dall’antico sentiero è dovuta al fatto che la zona è stata interessata da numerose frane, che hanno determinato l’interruzione della strada con i luoghi di estrazione e la scomparsa di una sorgente ivi presente. L’area tuttavia conserva ancora la morfologia e le testimonianze archeologico-industriali del passato. L’ultimo tratto della strada è su sterrato e porta alla zona cosiddetta delle “Caulare” (le caldaie) ed è lastricata con la tipica roccia locale (il tufo verde). Si arriva a questo punto in una zona sub pianeggiante, ricoperta di castagni, dove era sita l’industria di lavorazione dell’allume. Lungo il percorso sono riscontrabili elementi litici che apparentemente sembrano estranei al contesto geologico della zona; rappresentano infatti gli scarti di lavorazione dell’allume. In questa zona sono ancora riscontrabili le vasche di lavorazione dell’alunite (le caulare appunto). Quella meglio conservata ha un diamentro di circa 5 metri ed un’altezza di 1 metro. L’itinerario, proseguendo tra i castagneti, si collega ad una stradina carrabile che raggiunge il Piazzale di via S. Barbara, da dove si gode di una bellissima vista dall’alto di Casamicciola, Lacco Ameno e della terraferma. Concludiamo l’itinerario con l’arrivo a Maio, antico centro di Casamicciola, da dove è possibile raggiungere le antiche zone termali di Bagni e la Rita.
Info
Durata: 3 h circa
Difficoltà: E
Dislivello in salita: 500 m
Dislivello in discesa: 500 m
Sviluppo del percorso: circa 8,4 Km
Partenza: Piazza del Fango (frazione di Lacco Ameno)
Arrivo: Piazza Maio (Casamiciola Terme)
Percorso: Fango (150 m), Monte Cito (220 m), Piazza de La Pera “Caulare” (380 m), Piazza S. Barbara (160 m), Piazza Maio (130 m)
Equipaggiamento: scarpe ed abbigliamento da trekking, acqua
Punto di incontro: Piazza del Fango (frazione di Lacco Ameno)
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