Scopriamo la meraviglia della Biodiversità ischitana
Perché “Andar per sentieri” è un appuntamento da non perdere
Ischia, isola, sole, mare: è un assioma corretto. Ed è scontato ma riduttivo per l’isola verde, che è un vero laboratorio naturale di Biodiversità di cui anche l’occhio più inesperto non può non averne percezione. Ed allora “Andar per sentieri” ad Ischia rappresenta un ghiotto appuntamento alla scoperta di un territorio che, a ragione, è un tesoro naturale che non finisce mai di meravigliare.
Si perché è proprio la parola meraviglia che accompagna ogni escursione.
Che dal Monte Epomeo a 360° si possa ammirare l’intera isola è percettibile anche dall’esterno, ma che da Monte Vezzi con la rotazione del solo capo hai la possibilità di cogliere alla tua destra il Porto di Ischia e, alla tua sinistra, Sant’ Angelo, è qualcosa a cui mai penseresti.
Cosa dire poi dei Pizzi Bianchi, testimoni dell’erosione del vento e dell’acqua, richiamo immediato alla Cappadocia. Panorami mozzafiato, l’occhio coglie il mare, oltre le terrazze coltivate a uva, per poi ritrovarsi in selve ricche di castagni e acacie, con un sottobosco che ti carica di odori; ed ancora, poi, la macchia mediterranea e tante ginestre che proprio in questo periodo si colorano di giallo. Fumarole sparse lungo il cammino tra il tufo verde ed il passaggio per sentieri dove non realizzi immediatamente che proprio quella felce è di una specie rara.
Ma ancora, sorgenti, acqua e vita, come il rospo smeraldino che è l’unico anfibio presente solo ad Ischia tra le tre isole del Golfo, a conferma della straordinaria diversità biologica che la contraddistingue. Diffusissima la lucertola comune, ma tra i rettili ci si può imbattere anche nella biscia e, tra i mammiferi, lungo i sentieri, è facile riconoscere le tane del coniglio selvatico di non altrettanto facile avvistamento.
Alzi gli occhi e ti imbatti nei tanti uccelli, stanziali ma molti migratori di passaggio o che si fermano per svernare. Una natura molto variegata correlata chiaramente alle caratteristiche geologiche e climatiche del posto che ben si colgono durante le diverse escursioni.
Escursioni primaverili nel periodo di apoteosi della vita dopo il letargo invernale, esplosione di colori e odori, soddisfazione dei sensi.
Va detto, inoltre, che la settimana di “Andar per sentieri” va dal 18 al 24 di maggio: e non so se è voluta, o è una semplice coincidenza, ma ben si colloca e risponde alla celebrazione della Giornata Mondiale della Biodiversità istituita dall’ONU proprio per il 22 maggio, per richiamare appunto l’importanza di tutelare la straordinaria ricchezza costituita da tutte le specie viventi sulla Terra.
Andiamo per sentieri, ammiriamo, osserviamo, meravigliamoci e riappropriamoci di un territorio che, malgrado tutto, continua ad offrire ancora tanto. Partendo anche da qui per mettere in pratica una necessaria consapevolezza e una inversione di tendenza, perché il nostro “tesoro naturale” lo pretende.
Ida Ferrandino