La mia Ischia: La musica e la Natura

La mia Ischia: La musica e la Natura

Risale al 1991 la mia prima volta a Ischia.
La mia faringite cronica necessitava di acque come quelle ischitane, e la decisione da prendere su dove andare fu facile. Io, che da sempre preferisco il mare alla pur stupenda montagna, potevo così inaugurare una nuova esperienza terapeutica unendo la vacanza marina con quella termale.
Non immaginavo di incontrarvi tanta bellezza, e storia, e panorami mozzafiato, e paradisi enogastronomici, e il calore straordinario delle persone.

 

Ma nonostante tutto questo l’anno successivo cambiai destinazione. Del resto questa era l’abitudine con mio marito e i ragazzi: il piacere della vacanza coincideva con la possibilità di visitare e conoscere posti diversi ogni estate. Valeva per l’Alto Adige o il Trentino, e per i luoghi balneari.
Non era ancora arrivato il momento di canticchiare “stessa spiaggia, stesso mare”. Certo c’era un filo rosso sulla predilezione per le isole e a rotazione ci furono Giglio ed Elba, Ponza, la Sardegna.
Nella primavera 2002 però avvenne un inciampo, un imprevisto appuntamento con un problema di salute. Abituata a fidarmi della mia quasi proverbiale resistenza fisica e di come il mio corpo rispondeva ai miei bisogni professionali, fui messa alla prova da una sferzante battuta d’arresto che mi lasciò incredula e stordita.

Non vi ho ancora detto che sono una musicista, flautista per la precisione, e il rapporto col proprio strumento – nel mio caso appartenente alla famiglia dei fiati – presuppone una rigorosa disciplina di studio giornaliero e un dialogo continuativo con le personali risorse energetiche, sia fisiche che psichiche, in perenne allenamento. Un delicato equilibrio, insomma, tra l’essere un po’ atleta e un po’ poeta…
Dovetti sostenere un piccolo intervento, fu molto pesante passare i giorni in attesa dell’esito degli esami di rito. I risultati furono fortunatamente fausti, ma lo stress mi vinse e per un mese intero rimasi senza voce, una disfonia opprimente. Per la prima volta nella mia vita non mi fidavo più di me stessa, mi guardavo allo specchio e mi sembrava di non riconoscermi.

Che sensazione alienante! Il mio sguardo sul mondo si era appannato e trasformato in un atteggiamento pieno d’insicurezza, di perdita d’entusiasmo. Sentivo l’enorme bisogno di fuggire dall’ambiente abituale, lontano da pioggia e umidità. Volevo sole, mare, il suono del vento, via dalla pazza folla. Io e la Natura.
Già il solo viaggio per arrivare a Ischia, col tratto finale in traghetto, mi sollevò. Davanti ai miei occhi lo spettacolo del golfo, l’apertura verso il profilo dell’Epomeo, tutto sembrava aspettarmi. Bastarono davvero pochi giorni - di bagni marini nell’azzurro, di sole che asciuga e carica di forza, di serenità che provo alle terme – e un fine pomeriggio, sotto la doccia dopo l’ultimo bagno in piscina al mio residence prima di cena, sentii una voce interiore manifestarsi, come una me più profonda che affiorava: «Vedi, si può tornare alla bellezza della vita, si può tornare a vivere bene. Stai tranquilla».
Vi potrà forse far sorridere questa mia confidenza, ma fu proprio così. E non potete immaginare il mio stupore che subito girò in gioia, lo sguardo sul mondo che tornava curioso, che con fiducia ed energia mi rimetteva in gioco.

Mi ero ritrovata.

La bellezza del considerare una città, un luogo o una situazione patrimonio dell’umanità non consiste solo in un intrinseco, indiscutibile valore – di carattere artistico, storico, paesaggistico. Dipende anche dal poter usufruire di quella bellezza insieme a tanti altri, e che tutti ne possano percepire e comprendere l’importanza e l’unicità. Arricchirsi senza impoverire la generosità della Natura, rispettarla ed amarla, e farla conoscere e farla amare.
Ecco, Ischia è per la mia esperienza un ritorno alla vita come deve essere. Tornarci ogni volta è rinnovare un patto tra un piccolo essere umano e la grande Madre. Quello che qui ricevo si tramuta in energia che si esprime in tutte le mie attività, quando suono, insegno, progetto, immagino, amo.
Sarò di ritorno dal 9 al 16 ottobre per la settima edizione dei Corsi musicali organizzati da “IschiaMusica” a Forio. Fondata dal compositore Corrado Pasquotti, come me innamorato dell’isola verde e docente al Conservatorio di Venezia, l’associazione intende proporre una settimana di attività musicali a giovani strumentisti provenienti da diverse parti d’Italia, vivendo da vicino le bellezze ischitane. Ci vediamo presto, allora. Chi di voi potrà venire, vi aspetto!