Ipomea

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fiore

Veder nascere e crescere un giardino, un?aiuola, una bordura o una composizione di siepi pu? rappresentare un?esperienza di grande soddisfazione, gratificante sul piano creativo e su quello delle emozioni. Non a caso si parla sempre pi? spesso di ?garden therapy? come importante antidoto contro la fretta e l?ansia del vivere quotidiano: curare il giardino e le piante diventa cos? una  medicina anti-stress, che fa vivere meglio e lascia esprimere la creativit?.

Nelle belle giornate di primavera inoltrata che fanno venir voglia di assecondare il proprio pollice verde, a Ischia c?? un appuntamento da non perdere. E? ?Ipomea del Negombo?, la mostra mercato di piante rare e inconsuete della fascia temperata calda che si svolge a Lacco Ameno, nello scenario incantevole del parco idrotermale del Negombo, a poche decine di metri da una delle insenature pi? belle dell?isola, la baia di San Montano.
Giunta alla sua undicesima edizione (24, 25, 26 maggio), ?Ipomea? ? da sempre un appuntamento culturale dove il pubblico entra in contatto con professionisti e appassionati per scoprire, anno dopo anno, qualcosa di nuovo e approfondire la conoscenza del verde in tutte le sue forme.
Per questo motivo, a ogni edizione, vengono selezionati i migliori vivaisti con collezioni botaniche riconosciute a livello nazionale e internazionale. Ma anche espositori, associazioni di categoria, esperti di arredo, singoli amatori; un mondo vario che costituisce una presenza e una realt? sempre pi? importanti negli scenari che oggi ripensano il territorio, il paesaggio e nuovi modi di vita all?insegna della bellezza e dell?armonia.  
Cos? frutti antichi, piante rare, inconsuete o esotiche, si incontrano con ulivi e agrumi. Le piante aromatiche aprono il visitatore ai sensuosi mondi degli odori, mentre specie in estinzione si incontrano con gli agrumi, o con le azalee e le orchidee che rendono incantati i nostri giardini.
Dal rosa al cremisi, al bianco, al blu viola dal cuore chiaro che ? un po? l?essenza del fiore, l?Ipomoea imperati, da cui prende il nome l?iniziativa. Negli spazi espositivi da cui ? difficile uscire a mani vuote ? un?esplosione di colori. E tuttavia Ipomea non ? solo mostra-mercato, n? pura moda o marketing del verde: l?ambizione primaria resta quella di diffondere la cultura e il senso del luogo attraverso il mondo delle piante, delle essenze e dei prodotti naturali che da essi derivano. I vivaisti, in questo caso, non sono solo espositori o venditori. Difendono collezioni di piante che andrebbero altrimenti dimenticate, mai avari di parole per raccontare le loro creature. Il suggerimento ? sempre lo stesso: andate, comprate (eventualmente), ma soprattutto ascoltate. Dietro le forme bizzarre di una pianta rara c?? sempre una storia degna di essere raccontata.
A maggio ?Ipomea del Negombo? si inserisce a pieno nelle ?Giornate in difesa della biodiversit??, per la lotta ai cambiamenti climatici, per la sicurezza alimentare e per mantenere quell?equilibrio su cui si basa tutto il sistema animale e vegetale. Quindi spazio all?agricoltura ecosostenibile, alla compressione della filiera alimentare, alla preservazione della diversit? nutrizionale e delle colture locali. Un rapporto edenico con la terra certamente soggetto allo sguardo e alla mano dell?uomo, ma anche frutto di un equilibrio complesso a cui non ? estraneo il lavorio degli insetti.
Ecco perch?, sulla scia della fortunata esperienza dell?anno passato riservata al mondo delle farfalle, la grande novit? di questa edizione ? una mostra dedicata a questi esseri fantastici che sono gli insetti: ?Bug?s life?, dal 13 maggio al 2 giugno.
La mostra, a cura di Antonio Festa, si propone come valido e interessante strumento di divulgazione scientifica che mira a sensibilizzare un pubblico quanto pi? vasto possibile (non solo scolastico), verso una tematica, quella del ciclo di vita e delle abitudini degli insetti, per molti ancora sconosciuta, eppure tanto presente nella nostra vita.
Pannelli introduttivi aiuteranno i profani a conoscere un mondo vitalissimo popolato da creature che c?erano gi? prima di noi, e ci saranno anche dopo di noi. Grandi e piccolissime, dalle forme sorprendenti e dai colori pi? vari, abituate a sopravvivere in condizioni climatiche e ambientali impensabili, organizzate in sistemi nei quali non ? raro riscontrare paralleli e analogie con le nostre societ? e le nostre lotte quotidiane.
Nelle decine di terrari, o attraverso le riproduzioni di modelli in 3D, ? possibile fare la conoscenza con coleotteri giganti, mantidi religiose, insetti maestri nel mimetismo, le operose formiche, scorpioni d?acqua e blatte giganti del Madagascar. Per ognuna di queste specie tutte le condizioni climatiche di habitat sono state accuratamente ricreate a mezzo termoregolazione con lampade ad infrarossi collegate a termostati ed umidificazione di ciascun terrario. Sar? quindi possibile ammirarle in piena attivit?, intente a nutrirsi, mimetizzarsi, accoppiarsi o effettuare mute di pelle.
Un?occasione imperdibile che coniuga lo stupore con la conoscenza, l?entomologia con lo spettacolo della natura. Basta attivare la curiosit?, o cambiare sguardo, per scoprire, in un ambiente talvolta familiare, perfino domestico, un?estraneit? insolubile, una complessit? e una bellezza infinite che faremmo bene a rispettare di pi?.

Ipomea del Negombo
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