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Ipomea del Negombo 2017

ipomea 2017Il 26, 27 e 28 maggio 2017, patrocinata dal comune di Lacco Ameno, avrà luogo la quindicesima edizione di Ipomea, mostra mercato di piante rare ed inconsuete della fascia temperata calda.

L’apertura è venerdì 26 maggio dalle ore 15.00 alle 20.30, sabato e domenica dalle ore 10.30 alle 20.30. Si svolgerà nel Parco Botanico Idrotermale del Negombo. Il 28 maggio, alle 16.30, il programma estende la possibilità di conversare con i paesaggisti Ermanno Casasco e Patrizia Pozzi o di assistere al lavoro dei due illustratori, Simo Capecchi e Alessandro Rak che, in contemporanea, eseguiranno un reportage grafico descrivendo le piante più curiose, raccontandone coltivazione, usi e aneddoti, disegnando davanti al pubblico. Ipomea vuole essere affermazione della cultura e del senso del luogo attraverso il mondo delle piante, delle essenze e dei prodotti naturali. La mostra sarà associata al Museo delle Farfalle “Lepidoptera”, visitabile dal 18 maggio al 31 Luglio, e per l’intero mese di Settembre. Un periodo più lungo allo scopo di trasformarlo in una vera e propria attrattiva semipermanente sull’Isola d’Ischia.

Mostra mercato di piante rare ed inconsuete della fascia temperata calda
Frutti antichi, piante rare ed esotiche s’incontrano con ulivi e agrumi. Le piante aromatiche aprono ai mondi degli odori e i frutti si incontrano con gli agrumi. Un giardino delle delizie, in cui si incrociano l’arte del paesaggio di Ermanno Casasco e quella nel giardino con le opere di Arnaldo Pomodoro di Lucio del Pezzo, di Laura Panno, di Gianfranco Pardi e Giuseppe Maraniello. Tutto nella suggestiva baia di San Montano.

Lepidoptera. Il “Museo delle Farfalle” a Ischia dal 18 al 28 maggio 2017
Ci sarà un’area dedicata alle farfalle e una dedicata alle falene, “farfalle notturne”, oggetto di luoghi comuni che le dipingono come “poco attraenti” e “prive di colore”. Come la meravigliosa Urania riphaeus, detta anche “Falena arcobaleno” sulle cui ali è possibile osservare l’intero spettro dei colori. Sarà interessante ammirare gli esemplari della famiglia dei Brameidi, delle Sfingidi o dei Saturnidi. Fra i Brameidi, da segnalare la Acanthobrahmaea europaea, detta “Brahmaea del Vulture”, una falena scoperta da pochi decenni nella zona dei Laghi di Monticchio, un vero e proprio “fossile vivente”. Fra le Sfingidi, la Acherontia atropos, la “Sfinge testa di morto”, che reca sul torace un disegno che appare una dettagliata riproduzione di un teschio umano, protagonista di leggende, racconti (“La sfinge” di E.A. Poe), poesie (Montale, Gozzano) e finanche film (“Il silenzio degli innocenti”). E ancora le grandi “falenecobra” asiatiche: dalla enorme Attacus caesar alla meno comune Coscinocera hercules, il cui maschio possiede due lunghe e massicce appendici caudali. Oppure le falene, poi, del genere Actias ed Argema o la Argema mittrei del Madagascar, definita “la falena più lunga al mondo” (circa 30 cm). A chiudere l’esposizione una coppia della Falena della Regina Isabella, la Graellsia isabellae, il più bel lepidottero europeo e uno dei più rari.

A CURA DELLA REDAZIONE

 

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