Il vampiro dell'isola

Molti di questi film utilizzano l’isola solo come locations. Appare, infatti, poco credibile che un’isola, così suggestiva e fascinosa, possa essere utilizzata come luogo di orrore e paura. Tuttavia, la sua natura si trasforma, mostrandosi disponibile anche come luogo dell’orrido. Durante il periodo del film nel ’45, Boris Karloff osservò molto gli ischitani e dichiarò alla stampa. ”Sono ad Ischia per girare un buon film e sono ossigenato da quest’isola così ricca di sole di calore umano. E’ veramente laborioso il popolo d’Ischia. E’ stata davvero una bella esperienza venire in quest’isola. Nelle pause di lavoro, ne ho approfittato per girare un po’”. L’albergatore Renato Roia, nelle sue memoria ricorda: "(...) Nei primissimi anni ‘50,(...) mi capitò d’incontrare Boris Karloff, un uomo cordiale e profondamente umano, ben diverso da quei terrificanti ruoli che aveva nei film. Karloff amava il mare, vedere l’artigianato isolano, osservare i pescatori al lavoro. Era davvero un signore".
Molte scene di questo film furono girate lungo le abitazioni di Corso Vittoria Colonna e nella pineta di Ischia ponte.

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Trama del Film

Grecia 1912. Il generale Nikolas Pherides si reca insieme ad alcuni amici in una piccola isola dell’Egeo, dove è situata la tomba di sua moglie, ma giunto sul posto scopre che è stata manomessa. A complicare le cose, una vecchia fanatica crede che Thea, una giovane greca, sia posseduta da uno spirito maligno. Nell’isola scoppia la peste, gli abitanti sono messi in quarantena e Thea è incolpata della sciagura. Anche il generale, colpito dalla malattia, in un momento di delirio, tenta di uccidere la ragazza. A Thea non resta che accettare l’aiuto di un giovane giornalista e fuggire per lasciare l’isola contaminata.