Antesignano del filone neorealistico risulta essere il film ”Il dottor Antonio” del ’37, con la regia di Enrico Guazzoni, che tratta dei moti del 1848. Il protagonista principale, il dottore Antonio, è condannato a molti anni di carcere, proprio nel Castello Aragonese, che in effetti, in passato, fu luogo di detenzione. Tra i suoi incarcerati per reati politici, ne può annoverare ben 62, tra i più noti: Nicola Prisco (1820-1901), Michele Pironti (1814-1885) e Carlo Poerio (1803-1867), i quali vi trascorsero un periodo tra il 1851 e il 1852, persone di grande ingegno e cultura furono, con l’Unità d’Italia, eletti anche deputati, e diedero un contributo attivo e personale alla causa dell’Unità Nazionale. (D’Ambra, 1987). La critica, però, non è stata molto benevola nei confronti della resa finale del film. Data l’importanza e la possibilità cinematografica del soggetto, poteva avere una riuscita migliore, ma l’inizio è lento e l’interpretazione degli attori risulta essere priva di accenti. (Di Meglio, 1937).