Passione profonda per il mare di Ischia

Foto-Subacquee-2013Una vita alla scoperta di meraviglie e segreti dei fondali marini

Estate 1960, avevo dodici anni. Il regalo di una maschera Cressi Sub Pinocchio ottica mi offrì la possibilità di coltivare una passione che con gli anni è andata crescendo fino al punto che oggi, non appena le condizioni meteo-marine lo consentono,  mi immergo per fare snorkeling, lunghe nuotate o battute di pesca sub  nell’intero arco dell’anno.


La mia evoluzione come Homo Delphinus (per dirla con Mayol) mi ha consentito di vivere meravigliose esperienze grazie al mare della nostra isola, che ancora oggi riserva incredibili e piacevoli sorprese. E non c’è giorno che non mi arricchisca della scoperta di specie di pesci e di comportamento degli stessi.
Negli anni Sessanta la visibilità nel mare di Ischia superava i trenta metri. Ricordo dei cernioni che ci sfottevano mettendosi in candela, scodando poi rapidamente in tane inespugnabili non appena tentavamo di avvicinarle.

Il salto di qualità avvenne quando acquistai un fucile oleo-pneumatico Sten di seconda mano dal pluricampione italiano, europeo e del mondo di pesca sub Massimo Scarpati. Massimo trascorreva lunghi periodi a Forio dove aveva incontrato la donna della sua vita, ma anche i fondali ricchi che gli consentivano di allenarsi e al contempo di sostenersi con la vendita del pesce.

Ma la vera rivoluzione avvenne quando nel 1979 e fino al 1983 andai a lavorare in Venezuela in un impianto di fertilizzanti in prossimità di Puerto Cabello. Finalmente i Caraibi! Isole coralline, pesca sub tutti i fine settimana e tutto l’anno. E poi i Cayos di Tucacas, un naufragio a Punta Brava dopo una notte alla deriva col motore in panne, l’Isla Larga, due visite allo stupendo arcipelago di Los Roques,  l’isola di Margarita, los Frailes, Playa Colorada in Oriente. Ricche pescate di cernie, dentici, barracuda, pesci soldato, aragoste: il sogno di ogni sub, tra emozionanti incontri con enormi mante e grossi squali…
Il ritorno in Italia si prospettava di difficile adattamento e invece alla prima immersione a Sant’Angelo su fondali oltre i venti metri, che prima non praticavo, l’incredibile visione di quattro cernioni in candela. Sembrava un miraggio! Cernie smaliziate, imprendibili.
Dovetti ricorrere al cerniologo Claudio Iodice, cresciuto alla scuola di Ennio Falco e Alberto Novelli, i due campioni spodestati da Enzo Maiorca nel 1960 e collega di Scarpati. In occasione della cattura di un esemplare di 15 kg avvenuta a 23 metri di profondità dopo un corteggiamento durato 3 anni (costanza dell’amore!) a punta Sant’Angelo il 21 agosto del 1991, decidemmo di celebrare l’evento, dando vita ad una annuale tradizionale cena: il cernia’s day!
Nel frattempo continuavo a viaggiare, ma rimanevo inesorabilmente attratto da questo scoglio e dai suoi fondali!
In Spagna, dove ho lavorato dal 2003 al 2011, il polpo (pulpo) è particolarmente apprezzato. I miei collaboratori spagnoli (molti di loro continuano a venire a Ischia) riconoscono la mia cultura marinara, sentendola affine, al punto da attribuirmi affettuosamente lo pseudonimo di Angelopulpologo. L’acme della popolarità lo raggiunsi in occasione dei campionati del mondo di calcio vinti dalla Spagna, come pronosticato dal celebre “Pulpo Paul”.
Decisi che mi sarei dotato di videocamera sub per documentare l’incredibile intelligenza di questo animale e l’interessante vita sottomarina della nostra isola.
Nasce così su youtube il canale di Angelopulpologo: ho caricato una serie di  miei video sottomarini realizzati nelle acque della nostra isola per documentarne l’infinita bellezza, varietà e ricchezza.
Le mie quotidiane frequentazioni con i pescatori Pellicano, Marco il Talebano, Peppe e molti altri a  Sant’Angelo  mi hanno svelato i segreti di rare specie pelagiche come il Marlin del Mediterraneo, dal perfetto profilo idrodinamico con la sua pinna ventrale alloggiata in una tasca in regime di crociera, o la altrettanto rara ricciola di fondale. Poi, mi sono convertito alla pesca in aspetto sul fondo. Lunghe apnee e silenti attese, mimetizzato tra le alghe e nascosto tra gli scogli, in profonda sintonia con l’ambiente e circondato da nuvole di curiosi guarracini; la furtiva apparizione di una spigola, di un sarago, di un cefalo, di un’orata o di un barracuda attratti da chissà quale misterioso richiamo, eppure guardinghi e pronti a fuggire.
Così l’evoluzione dell’Homo Delphinus continua, segnando il ritorno al Grande Blu.

Angelo D’Abundo (Angelopulpologo)

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Info su Ischia

  • Superficie: 46 Kmq
  • Altezza: 789 mt
  • Lat.: 40° 44',82 N
  • Long.: 13° 56',58 E
  • Periplo: 18 miglia
  • Coste: 51.2 Km
  • Comuni: 6
  • Abitanti: 58.029

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