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| Ischia e la
sua Storia |
| Infine,
sono stati trovati lingotti di piombo e stagno,
a prova di quanto detto in precedenza. Aenaria scomparve
fra il 130 e il 150 d.C. per cause vulcaniche che
modificarono tutta la parte sud-orientale dell'isola.
Altri reperti trovati alla piana di San Montano,
alla collina di Vico, all'Arbusto testimoniano la
presenza dei romani sull'isola. L'influsso benefico
delle fonti di Nitrodi, che i romani misero sotto
la protezione delle Ninfe per dare loro un'efficacia
divina, rappresenta un altro motivo d'interesse
sull'isola. Rilievi votivi scoperti a Nitrodi e
conservati al museo archeologico di Napoli, confermano
insieme al culto delle Ninfe e ad Apollo, la rinomanza
di queste sorgenti era pervenuta fra gente diversa
dell'impero romano. Molte tavolette votive, i resti
d'altari e alcune scritte, rilevano fin d'allora
il valore salutare e benefico delle acque di Nitrodi.
Da ricordare che dagli scavi cominciati nel 1950
nella chiesa di Santa Restituta, alla profondità
di un metro e mezzo, emerse una sorprendente scoperta,
la presenza di una piccola basilica paleo-cristiana,
databile fra il III e il IV secolo. Insieme alla
basilica furono rinvenute una serie di tombe ed
una lucerna che indicava un nucleo cimiteriale cristiano,
distinto da quello pagano e sviluppato nell'area
circostante la basilica. |
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