Rendi il tuo giorno speciale indimenticabile

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Anche se non fossi nata e cresciuta qui, sono sicura che sceglierei Ischia per il mio matrimonio. Il senso del viaggio quando aspetti per un’ora di attraccare al porto ti ripaga dell’attesa, perché nonostante sia un’isola viva, soprattutto in questo periodo dell’anno, è una cartolina da qualsiasi prospettiva tu riesca a guardarla. 

Ecco perché potrebbe essere un regalo per molti altri, una scoperta che comincerebbe dalle partecipazioni che invierei utilizzando stampe antiche e litografie dell’isola da cercare nella mia libreria preferita, “Imagaenaria”. Un invito che è anche un cadeau, che non invecchia mai e si può anche incorniciare.
Difficile scegliere che impronta dare al giorno più bello e soprattutto in quale Chiesa celebrare la funzione religiosa, perché Ischia ne conta circa 53, senza dimenticare i luoghi disponibili per le funzioni civili, incantevoli come la Combaia a Forio, la Torre di Michelangelo e per gli amanti della natura persino le pinete.
Se mi dovessi sposare una prima volta, tanto per provare tutte le possibili alternative logistiche, probabilmente sceglierei la Chiesa dell’Assunta, a Ischia Ponte, con i suoi richiami barocchi dovuti ai rifacimenti che hanno interessato l’edificio fatto costruire dalla nobile famiglia Cossa nel ‘300.
Ischia Ponte è stato il primo centro abitato del comune, scenario della Rivoluzione napoletana del 1799 e potrebbe essere un buon inizio per cominciare anche la mia rivoluzione! Entrando nel cuore di questo borgo è romantico abbandonare l’asfalto e cominciare a camminare sui basoli di pietra, come se si saltasse in un’altra epoca, anche se questi mettono a dura prova le signore sui tacchi. La passeggiata sarebbe breve, simpatica da percorrere anche a bordo dell’Ape Calessino.
Per fortuna la Cattedrale dell’Assunta non ha tanti gradini come quelli della Chiesa dello Spirito Santo, che si incontra poco prima sulla destra, altrimenti sarebbe più facile inciampare nel vestito, ma questo una sposa lo scongiura sempre e per fortuna si può sempre contare sull’assistenza di Emozioni, che avrà già superato l’impresa di trovare nel suo vasto assortimento l’abito giusto per me.
Si potrebbe raccogliere con un sospiro, chissà, tutta l’emozione prima di entrare, sperando di non rovinare il make up curato minuziosamente da Luciano e l’acconciatura di Picasso Parucchieri, che all’alba avranno raccolto tutte le ansie di quel giorno, che vedrà tutti gli occhi puntati addosso.Molti noteranno che la Cattedrale custodisce opere d’arte preziose, ma sono in pochi a sapere che provengono da quella originaria che si trovava sul Castello Aragonese, di cui oggi rimane un edificio semidistrutto. Penso alla vasca battesimale del tardo Rinascimento, dove, nel 1654, ricevette il sacramento Carlo Gaetano Calosirto, ovvero San Giovanni Giuseppe della Croce, Patrono dell’isola, che dire poi del crocifisso ligneo medievale di manifattura catalana del 1300? E’ stato restaurato in occasione della venuta del Papa Giovanni Paolo II e portato dinnanzi a Lui durante l’incontro con i giovani il 5 maggio del 2002.
La cerimonia, celebrata da Don Carlo Candido, assumerebbe senz’altro un tono allegro e giovanile, consono a una giornata di festa, grazie al suo carattere di grande oratore, mai noioso. Dopo il volo delle colombe e qualche chicco di riso finito tra i capelli, il corteo avanzerebbe a piedi fino al maniero simbolo d’Ischia, il Castello Aragonese, attirando gli sguardi incuriositi dei negozianti e di coloro che oziando prendono il caffè “da Cocò” approfittando della bella giornata.
Rivivrebbe così la favola del più famoso dei matrimoni celebrati sull’isola, proprio qui, nel lontano 1509 quando Francesco Ferrante d’Avalos sposò Vittoria Colonna. Non sarebbe contrassegnato da altrettanto fasto e lusso, ma sarebbe già un regalo essere riusciti ad organizzare il rinfresco sul Castello, nella zona di ponente,  visto che solitamente è aperto al pubblico soprattutto per le visite.
Un’isola nell’isola: da lì gli invitati potrebbero godere di un panorama unico durante l’aperitivo, mentre l’obiettivo di Luca Ricci di Aenaria Recordings Studios mi immortalerebbe con il mio sposo per l’album di nozze a spasso nel borgo di Ischia Ponte. Gli spunti di certo non mancano perché il Castello è vicino alla spiaggia dei Pescatori con le barche in attesa di essere rimesse in acqua e qualche anziano che si gode ancora una spiaggia poco affollata. Poi tutti i negozietti, le botteghe, la zona di Cartaromana, sarebbero senz’altro una deliziosa cartolina.
Nel frattempo gli invitati si rinfrescherebbero con l’aperitivo curato dai fratelli de Georgio dell’Alchemie, esperti del beverage e della sapiente arte del miscelare e ai quali chiederei di dedicarmi un cocktail, tutto personale, da sorseggiare per ricordare la mia giornata.
Sul Terrazzo dell’Immacolata, in uno spazio verde e rilassante, si svolgerebbe la prima parte dei nostri festeggiamenti, per poi proseguire nella zona interna, un nido abbracciato dalla bouganville, che in estate esplode e colora ogni angolo unendosi alle caratteristiche palette dei fichi d’india.
I matrimoni meridionali sono sempre affollati da amici e parenti anche lontani, ma in questo luogo è necessario invitare gli intimi, al massimo cento persone per le tre terrazze disponibili. Coco’s garden organizzerebbe un allestimento floreale semplice e chic, perché non c’è nulla di più complesso. Tempo fa fui colpita da un centrotavola realizzato con una conchiglia che ospitava al suo interno dei fiori, un connubio di mare e terra che mi piacerebbe riproporre un giorno. Per gli amici lontani suggerirei o offrirei, budget permettendo, alloggio Al Monastero, in cui mi regalerei anche la prima notte di nozze. Un albergo che richiama con la sua essenzialità la vita delle monache che abitavano quei luoghi un tempo, uno spazio che trovo spirituale, con le camere spartane e il verso dei gabbiani che ti dà il buongiorno, insieme ai dolci della casa preparati dalla signora Costanza. Per lei e per lui, così non sbaglio, sul letto farei trovare un ingresso alle Terme di Ischia e creme solari di Ischia Termae, dopotutto alla fine di un matrimonio occorre sempre una vacanza!
Tornando ai piaceri della cucina, in tavola farei portare i sapori sinceri del nostro mare e quando dico nostro mi riferisco a quello ischitano, ma non mancherà anche un corner per gli amici vegani e vegetariani. Il Ristorante da Cocò penserà a tutto, mentre la musica di Nick Pantalone farà da sottofondo alle nostre chiacchiere.
Tutto si concluderà con la torta che vorrei fosse composta da tante delizie al limone del Bar Vittoria, un colore vivace e allegro, come il suo sapore, perfetto da abbinare al menù marino.
La bomboniera? Lungi da soprammobili che si impolverano e che recano iniziali di amici carissimi che poi si dimenticano, mi piacerebbe donare a ognuno una bottiglia dei vini Cenatiempo, per far conoscere il nettare degli dei ischitano, magari scegliendo “l’annata” degli sposi, chiaramente le etichette le farei personalizzare da Nuvola Grafica per dare quel tocco in più.
I dettagli, e qui sto dimenticando sicuramente più di qualcosa, sono davvero tanti, sarà costruttivo confrontarsi e accettare i suggerimenti di una wedding planner, perché vorrei che il mio non fosse un matrimonio qualsiasi. Con una sposa così impegnativa (per adesso solo immaginaria), la Nuages Eventi non potrà essere che il mio braccio destro!

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  • Sito web www.ischia.it
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Info su Ischia

  • Superficie: 46 Kmq
  • Altezza: 789 mt
  • Lat.: 40° 44',82 N
  • Long.: 13° 56',58 E
  • Periplo: 18 miglia
  • Coste: 51.2 Km
  • Comuni: 6
  • Abitanti: 58.029

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