Ischia.it - Hotel ed informazioni sull'isola d'Ischia Ischia.it, informazioni turistiche, alberghi, hotels, ristoranti, appartamenti, ville, spiagge sull'isola d'Ischia, orari marittimi ed eventi sempre aggiornati. https://www.ischia.it/it/home/147-attività/scopri-ischia/cosa-sapere/la-storia/cenni-storici 2024-05-04T02:36:56+02:00 Joomla! - Open Source Content Management Dall'Ottocento a oggi 2012-01-10T18:07:39+01:00 2012-01-10T18:07:39+01:00 https://www.ischia.it/it/le-origini/dall-ottocento-a-oggi Rosalinda Di Meglio rosalinda@pointel.it <div class="feed-description"><h3><strong>Dall'Ottocento a oggi</strong></h3> <p>Le vicende storico-urbanistiche dell'800 possono considerarsi come iniziate con l'esaurirsi dei pericoli causati dalle scorrerie saracene. A seguito degli avvenimenti politici che determinarono lo spopolamento del "Castello" ed il conseguente trasferimento sull'isola di tutti i privilegi e le prerogative, il Borgo di Celso assunse la denominazione ufficiale d'Ischia.</p> <p>Con la trasformazione del lago di Villa dei Bagni in porto l'omonimo centro diveniva il fulcro della vita commerciale dell'isola imponendosi, ben presto, per il crescente incremento dei traffici, come il vero polmone dell'attività economica isolana e conseguentemente sede privilegiata per gli uffici pubblici. Nel contempo non era mancato, con l'ampliamento del centro di Campagnano, il diffondersi di piccoli nuclei abitativi lungo le pendici della omonima collina e nelle campagne tra l'Arso e Montagnone.</p></div> <div class="feed-description"><h3><strong>Dall'Ottocento a oggi</strong></h3> <p>Le vicende storico-urbanistiche dell'800 possono considerarsi come iniziate con l'esaurirsi dei pericoli causati dalle scorrerie saracene. A seguito degli avvenimenti politici che determinarono lo spopolamento del "Castello" ed il conseguente trasferimento sull'isola di tutti i privilegi e le prerogative, il Borgo di Celso assunse la denominazione ufficiale d'Ischia.</p> <p>Con la trasformazione del lago di Villa dei Bagni in porto l'omonimo centro diveniva il fulcro della vita commerciale dell'isola imponendosi, ben presto, per il crescente incremento dei traffici, come il vero polmone dell'attività economica isolana e conseguentemente sede privilegiata per gli uffici pubblici. Nel contempo non era mancato, con l'ampliamento del centro di Campagnano, il diffondersi di piccoli nuclei abitativi lungo le pendici della omonima collina e nelle campagne tra l'Arso e Montagnone.</p></div> Dal Rinascimento al Settecento 2012-01-10T18:06:10+01:00 2012-01-10T18:06:10+01:00 https://www.ischia.it/it/le-origini/dal-rinascimento-al-settecento Rosalinda Di Meglio rosalinda@pointel.it <div class="feed-description"><h3><strong>Dal Rinascimento al Settecento</strong></h3> <div>Le notizie riguardanti, la distribuzione delle "sedi umane" sull'isola, durante il Medio Evo, sono estremamente frammentarie e lacunose. La romana Arenaria, il cui insediamento maggiore era presso la zona di Lacco, a partire dalla seconda metà del I millennio d.C., è chiamata Insula Maior o semplicemente Insula, dalla cui forma dialettale, Isola, deriva l'attuale Ischia.</div> <div>Sotto la minaccia delle invasioni barbariche prima e di scorrerie saracene poi, gli isolani si rifugiarono sull'isolotto detto, oggi, Castello d'Ischia, entro la cerchia delle sue munitissime mura. Dal circuito delle mura, di forma circolare, è probabile che l'abitato sullo scoglio sia stato denominato "Girone" e "Castrum Gironis" il Castello sulla sua sommità. Il decentramento urbanistico avvenuto nell'età romana continuò la sua modesta espansione sull'isola conservando il carattere prevalentemente agricolo, come si rileva da antiche fonti sulle origini di chiese, conventi ed oratori, documenti che, pur non corredati da una puntualizzazione rigorosa di fatti topografici, fanno presupporre l'esistenza d'insediamenti di una certa entità.</div></div> <div class="feed-description"><h3><strong>Dal Rinascimento al Settecento</strong></h3> <div>Le notizie riguardanti, la distribuzione delle "sedi umane" sull'isola, durante il Medio Evo, sono estremamente frammentarie e lacunose. La romana Arenaria, il cui insediamento maggiore era presso la zona di Lacco, a partire dalla seconda metà del I millennio d.C., è chiamata Insula Maior o semplicemente Insula, dalla cui forma dialettale, Isola, deriva l'attuale Ischia.</div> <div>Sotto la minaccia delle invasioni barbariche prima e di scorrerie saracene poi, gli isolani si rifugiarono sull'isolotto detto, oggi, Castello d'Ischia, entro la cerchia delle sue munitissime mura. Dal circuito delle mura, di forma circolare, è probabile che l'abitato sullo scoglio sia stato denominato "Girone" e "Castrum Gironis" il Castello sulla sua sommità. Il decentramento urbanistico avvenuto nell'età romana continuò la sua modesta espansione sull'isola conservando il carattere prevalentemente agricolo, come si rileva da antiche fonti sulle origini di chiese, conventi ed oratori, documenti che, pur non corredati da una puntualizzazione rigorosa di fatti topografici, fanno presupporre l'esistenza d'insediamenti di una certa entità.</div></div> Dai Romani al Medioevo 2012-01-10T18:04:11+01:00 2012-01-10T18:04:11+01:00 https://www.ischia.it/it/le-origini/dai-romani-al-medioevo Rosalinda Di Meglio rosalinda@pointel.it <div class="feed-description"><h3><strong>Dai Romani al Medioevo</strong> </h3> <p>Il documento più importante per la storia urbanistica dell'isola nel secolo XVI è la pianta del Cartaro (1586), ove, nonostante la sommarietà dell'incisione, Ischia appare definita nelle sue parti essenziali.</p> <p>Redatta in allegato al testo di Giulo Jasolino "De Remedi Naturali", dedicato alle cure termali ischitane, la carta propone un'organica illustrazione della situazione del tempo: il tipografo, infatti, benché intendesse porre in evidenza, esagerando a tale scopo le dimensioni, le località ricche di sorgenti ed i collegamenti tra loro, assicurati da una complessa rete di vie pubbliche, molte delle quali conservano, ancora oggi, il loro tracciato originario, non tralasci˜ di rappresentare la complessa orografia ed i nuclei abitati. L'incisione ha valore di documento, altres", perché offre un panorama toponomastico completamente rinnovato: ad oriente è riportato "Ischia civitas", denominazione che accomuna sia l'abitato principale sullo scoglio del Castello che il fitto aglomerato che si estende sulla costa opposta.</p></div> <div class="feed-description"><h3><strong>Dai Romani al Medioevo</strong> </h3> <p>Il documento più importante per la storia urbanistica dell'isola nel secolo XVI è la pianta del Cartaro (1586), ove, nonostante la sommarietà dell'incisione, Ischia appare definita nelle sue parti essenziali.</p> <p>Redatta in allegato al testo di Giulo Jasolino "De Remedi Naturali", dedicato alle cure termali ischitane, la carta propone un'organica illustrazione della situazione del tempo: il tipografo, infatti, benché intendesse porre in evidenza, esagerando a tale scopo le dimensioni, le località ricche di sorgenti ed i collegamenti tra loro, assicurati da una complessa rete di vie pubbliche, molte delle quali conservano, ancora oggi, il loro tracciato originario, non tralasci˜ di rappresentare la complessa orografia ed i nuclei abitati. L'incisione ha valore di documento, altres", perché offre un panorama toponomastico completamente rinnovato: ad oriente è riportato "Ischia civitas", denominazione che accomuna sia l'abitato principale sullo scoglio del Castello che il fitto aglomerato che si estende sulla costa opposta.</p></div> Cenni storici 2012-01-10T17:56:06+01:00 2012-01-10T17:56:06+01:00 https://www.ischia.it/it/le-origini Rosalinda Di Meglio rosalinda@pointel.it <div class="feed-description"><p>L'Isola d'Ischia ha un'origine molto antica. Le prime testimonianze di nuclei abitativi sull'isola sono rinvenibili nella zona di Lacco Ameno, dove intorno alla metà dell'VIII secolo a.C. una colonia greca venne a mettere le proprie radici.</p> <p>Le caratteristiche dei luoghi rispondevano in pieno alla logica ed ai requisiti di un insediamento umano.</p> <p>Il promontorio di Monte Vico, per tre lati a strapiombo sul mare, ne divenne l'acropoli; le due insenature "sotto Varuli" e "San Montano" funzionarono rispettivamente da porto commerciale e da riparo alle navi in caso d'attacco dalla terra; la pianura di Santa Restituta permise l'attività produttiva del piccolo abitato, dislocato anche ad Arbusto, Mezzavia e Mazzola ed infine la valle di San Montano accolse la necropoli. Dovette trattarsi di una colonia di una certa consistenza, a giudicare dalla ricchezza dei reperti rinvenuti. A Monte Vico vi sono tracce di mura elleniche, blocchi basamentali di tempio; resti di strutture murarie a secco e fornaci, ceramiche, metalli lavorati, cocci vari, indicano un'intensa attività commerciale. <br />Phitecusa fu sicuramente fondata dai Greci e specificamente degli Eubei, ma fu frequentata anche da popolazioni diverse, come dimostrano i tanti materiali rinvenuti, che non sono solo di fattura greca. Secondo molti studiosi, la cittadella di Phitecusa era una sorta di porto franco utilizzato per il commercio da mercati orientali, da artigiani provenienti da Siria, Egitto, Puglia, Calabria.</p> <p>{phocagallery view=category|categoryid=458|limitstart=0|limitcount=32|detail=5|displayname=0|displaydetail=0|displaydownload=0|displaybuttons=0|displaydescription=0|displayimgrating=0|pluginlink=0|type=1} <a target="_blank" class="jcepopup noicon" title="Le Foto storiche di Ischia" href="it/foto-ischia/category/458-foto-storiche-ischia.html"><img title="Guarda tutte le foto storiche di Ischia" style="margin: 10px; float: right;" src="images/stories/guarda-le-foto.png" alt="Guarda tutte le foto" height="30" width="30" /></a></p></div> <div class="feed-description"><p>L'Isola d'Ischia ha un'origine molto antica. Le prime testimonianze di nuclei abitativi sull'isola sono rinvenibili nella zona di Lacco Ameno, dove intorno alla metà dell'VIII secolo a.C. una colonia greca venne a mettere le proprie radici.</p> <p>Le caratteristiche dei luoghi rispondevano in pieno alla logica ed ai requisiti di un insediamento umano.</p> <p>Il promontorio di Monte Vico, per tre lati a strapiombo sul mare, ne divenne l'acropoli; le due insenature "sotto Varuli" e "San Montano" funzionarono rispettivamente da porto commerciale e da riparo alle navi in caso d'attacco dalla terra; la pianura di Santa Restituta permise l'attività produttiva del piccolo abitato, dislocato anche ad Arbusto, Mezzavia e Mazzola ed infine la valle di San Montano accolse la necropoli. Dovette trattarsi di una colonia di una certa consistenza, a giudicare dalla ricchezza dei reperti rinvenuti. A Monte Vico vi sono tracce di mura elleniche, blocchi basamentali di tempio; resti di strutture murarie a secco e fornaci, ceramiche, metalli lavorati, cocci vari, indicano un'intensa attività commerciale. <br />Phitecusa fu sicuramente fondata dai Greci e specificamente degli Eubei, ma fu frequentata anche da popolazioni diverse, come dimostrano i tanti materiali rinvenuti, che non sono solo di fattura greca. Secondo molti studiosi, la cittadella di Phitecusa era una sorta di porto franco utilizzato per il commercio da mercati orientali, da artigiani provenienti da Siria, Egitto, Puglia, Calabria.</p> <p>{phocagallery view=category|categoryid=458|limitstart=0|limitcount=32|detail=5|displayname=0|displaydetail=0|displaydownload=0|displaybuttons=0|displaydescription=0|displayimgrating=0|pluginlink=0|type=1} <a target="_blank" class="jcepopup noicon" title="Le Foto storiche di Ischia" href="it/foto-ischia/category/458-foto-storiche-ischia.html"><img title="Guarda tutte le foto storiche di Ischia" style="margin: 10px; float: right;" src="images/stories/guarda-le-foto.png" alt="Guarda tutte le foto" height="30" width="30" /></a></p></div> Dalle origini al I sec a.C. 2012-01-10T18:00:45+01:00 2012-01-10T18:00:45+01:00 https://www.ischia.it/it/le-origini/dalle-origini-al-i-sec-a-c Rosalinda Di Meglio rosalinda@pointel.it <div class="feed-description"><h3><strong>Dalle origini al I sec a.C.</strong></h3> <p>I coloni Euboici, Calcidesi ed Eritriesi, approdati, nella prima metà dell'VIII secolo, si stanziarono a nord ovest sull'altura di Monte Vico dell'isola, circondata da tre parti dal mare e collegata ad essa da un'impervia via d'accesso, località dalle condizioni ottimali per un utile insediamento cui fu dato il nome di Pithecusa.</p> <p>Oltre che per ragioni di difesa, la scelta dovette essere determinata dall'esistenza di due rade d'approdo alla base del promontorio che rendevano agevoli le attività marinare e commerciali della nuova colonia.</p> <p>Più che probabile appare, quindi, che Pithecusa, almeno nel primo tempo della sua fondazione, abbia assunto il ruolo d'emporio marittimo-commerciale. Ciò, però, non deve ascrivere l'assenza, nell'isola, di precedenti insediamenti: la stessa località di Monte Vico, infatti, era stata abitata ininterrottamente dalla età del bronzo. Frammenti di ceramica micenea, databili tra il XV e XIV sec., ritrovati nella fascia costiera tra Porto d'Ischia e Casamicciola e precisamente sulla collina di Castiglione, provano, anzi, preesistenti legami con il mondo Egeo.</p> <p>La topografia di Pithecusa si configura con: a valle il promontorio, a nord-est, il porto ed un piccolo nucleo abitato (l'odierna Lacco); sull'altura la Città Ascendente fino all'Acropoli, ove la presenza di un Tempio arcaico è documentata da resti di tegole e cornici figuline; ai piedi dell'acropoli, a nord-ovest, ancora un approdo e la valle di S. Montano, area adatta per l'ubicazione della necropoli.</p></div> <div class="feed-description"><h3><strong>Dalle origini al I sec a.C.</strong></h3> <p>I coloni Euboici, Calcidesi ed Eritriesi, approdati, nella prima metà dell'VIII secolo, si stanziarono a nord ovest sull'altura di Monte Vico dell'isola, circondata da tre parti dal mare e collegata ad essa da un'impervia via d'accesso, località dalle condizioni ottimali per un utile insediamento cui fu dato il nome di Pithecusa.</p> <p>Oltre che per ragioni di difesa, la scelta dovette essere determinata dall'esistenza di due rade d'approdo alla base del promontorio che rendevano agevoli le attività marinare e commerciali della nuova colonia.</p> <p>Più che probabile appare, quindi, che Pithecusa, almeno nel primo tempo della sua fondazione, abbia assunto il ruolo d'emporio marittimo-commerciale. Ciò, però, non deve ascrivere l'assenza, nell'isola, di precedenti insediamenti: la stessa località di Monte Vico, infatti, era stata abitata ininterrottamente dalla età del bronzo. Frammenti di ceramica micenea, databili tra il XV e XIV sec., ritrovati nella fascia costiera tra Porto d'Ischia e Casamicciola e precisamente sulla collina di Castiglione, provano, anzi, preesistenti legami con il mondo Egeo.</p> <p>La topografia di Pithecusa si configura con: a valle il promontorio, a nord-est, il porto ed un piccolo nucleo abitato (l'odierna Lacco); sull'altura la Città Ascendente fino all'Acropoli, ove la presenza di un Tempio arcaico è documentata da resti di tegole e cornici figuline; ai piedi dell'acropoli, a nord-ovest, ancora un approdo e la valle di S. Montano, area adatta per l'ubicazione della necropoli.</p></div>