Presentazione del libro-manifesto “Ominiteismo e demopraxia” di Michelangelo Pistoletto. Il maestro dell'Arte Povera ha scelto gli Happy Earth Days 2018 e il museo Madre per raccontare a Napoli il suo manifesto per una rigenerazione della società, edito da Chiarelettere, Milano, 2017, in uno speciale incontro che si terrà sabato 21 aprile, alle 17.00, presso la Sala delle Colonne (primo piano). Ne discuteranno con l'autore, Laura Valente, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, Andrea Viliani, Direttore del Madre, Chiara Belliti, Ambasciatrice Rebirth/Terzo Paradiso di Pistoia (che ha collaborato alla stesura del testo), con Tiziana De Tora e Marco Papa, organizzatori degli Happy Earth Days 2018 e fondatori della residenza d'arte ambientale T.A.NA. Terranova Arte Natura. La manifestazione, che si avvale del Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e del Patrocinio dell'Earth Day Italia, è parte integrante delle Celebrazioni nazionali ufficiali dell'Earth Day, e proseguirà, alle ore 18.30 in Sala Delvé (primo piano), con un Aperigreen, offerto dalle aziende partner dell'evento.
Scrive l'artista a proposito del contenuto di questo suo ultimo libro: "Siamo giunti a un traguardo della storia e ora dobbiamo compiere il passaggio necessario al proseguire di questa nostra civiltà. A Cittadellarte [Biella] è nato un simbolo che indica la via verso il cambiamento della società. È il disegno del triplo cerchio. Esso rappresenta il Terzo Paradiso, ovvero il Terzo Tempo dell'umanità. L'arte ha animato ogni passo della vicenda umana con la forza della creazione che le è propria. In questo frangente epocale essa traccia le prospettive del nuovo percorso, ne avvia il cammino e ne assume, anche praticamente, la guida. Il cambiamento inizia da due aspetti fondamentali, la religione e la politica. L'Ominiteismo pone sia le persone sia le istituzioni religiose di fronte a se stesse per un giudizio che non arriva dall'alto, ma mette ciascuno e tutti direttamente davanti alle proprie responsabilità. La responsabilità diviene così la prassi che regola e unisce tutte le parti della società. La Demopraxia sostituisce il termine 'potere', dal greco kràtos (da cui deriva democrazia), con il termine 'pratica', dal greco pràxis (da cui demopraxia), per arrivare con la demo-pratica là dove non si è potuti arrivare con l'imposizione del demo-potere. Questo manifesto si conclude con le indicazioni indispensabili per realizzare demopraticamente quello che è stato il sogno della Democrazia".